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Rincaro materie prime vino: cosa accade con la carta?

M2X Chiusure Italia e il suo partner Scatolificio Abruzzese ci spiegano come stanno affrontando il problema della crisi e del rincaro delle materie prime. E cosa significa per il cliente.

È un argomento che tocca tutti i settori, vino incluso: da qualche mese a questa parte, è sempre più evidente il rincaro delle materie prime, che si riflette poi nell’intera catena produttiva. La conseguenza è un aumento dei costi di produzione che potrebbe andare poi a influire sul prezzo finale al consumatore. Nel caso del vino, questo cambiamento si è avvertito soprattutto con vetro e carta, che servono a produrre bottiglie, scatole ed etichette. Ne abbiamo parlato con i titolari di M2X Chiusure Italia e il loro partner Scatolificio Abruzzese.

Quali sono le cause del rincaro delle materie prime legate al vino, in particolar modo della carta?

“Trovare una risposta a questa domanda è difficile, soprattutto dal momento che non esiste un’unica motivazione per spiegare quanto sta accadendo in questi giorni. Sono infatti diversi i motivi per il rincaro delle materie prime. Solo per citarne alcuni: l’elevata domanda, il breve tempo intercorso tra una domanda stabile o in diminuzione (inizio periodo pandemico), l’esplosione dei consumi (grande richiesta in breve tempo anziché una crescita progressiva), l’aumento dell’energia e, infine, una forte speculazione.

Possiamo quindi affermare che la causa dei cambiamenti a cui stiamo assistendo sia probabilmente una somma di tutti questi fattori. Il tutto è stato poi aggravato dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha esposto ancor di più le fragilità europee di fronte a carenze energetiche e di materie prime”.

Quanto sono cambiati i costi di produzione in questi mesi?

“Di seguito alcuni dati circa l’andamento del costo dell’energia: il gas naturale ha toccato la cifra record di 340 Euro megawattora ad inizio marzo, per poi tornare a 170 Euro/megawattora. Il costo in vigore tra la fine del 2020 ed inizio 2021 rende ancor di più l’idea della speculazione: 18/20 Megawattora.

Dobbiamo inoltre considerare che il legno in Europa viene importato in gran parte da Ucraina, Russia e Bielorussia”.

Potete farci qualche esempio che ci aiuti a capire quanto questi cambiamenti influiscono a livello nazionale?

“Vi citiamo alcuni dati interessanti. La sola Italia ogni anno produce tra i 9,5 e i 10 milioni di tonnellate di carta. In Europa siamo i primi produttori di carta igienica, con 1,5 milioni di tonnellate; il 20% della produzione di carte grafiche è italiano.

Purtroppo, nei primi giorni di marzo, abbiamo assistito al fermo produttivo di alcune cartiere italiane. Ciò è un elemento decisamente negativo in un paese con una trasformazione della carta così importante come l’Italia e possiamo prevedere con facilità che questo fermo produttivo avrà sicuramente ripercussioni su un settore strategico italiano”.

Qual è il segreto per superare questa situazione?

“Quello su cui continueremo a puntare è il tipo di servizio offerto al cliente. Il nostro partner, lo Scatolificio Abruzzese, nasce nel 1971. Ha sempre lavorato carta e ha un’ampia conoscenza delle dinamiche e delle relazioni importanti all’interno del settore. È un’azienda di oltre 50 persone, specializzata nella produzione di alveari in cartoncino teso. Ha un’importante gestione della materia prima e produce ogni giorno oltre 300.000 alveari.

Seguire il cliente, stoccare il prodotto finito e previsto per specifici clienti, programmare in modo maniacale la produzione ha permesso e permette allo Scatolificio Abruzzese e a M2X Chiusure Italia di seguire il cliente senza creare disservizi, nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando.

Noi di M2X siamo orgogliosi dei nostri partner e della loro visione del mercato, che mette sempre il cliente al centro di ogni progetto”.

Pubblicato sulla rivista I Grandi Vini e sulla nostra pagina Linkedin

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